Reticolo – Coltiv@ la Professione //www.agronomoforestale.eu agronomi e forestali Tue, 21 Mar 2023 15:17:30 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.5 L’andamento dei prezzi in agricoltura //www.agronomoforestale.eu/index.php/landamento-dei-prezzi-in-agricoltura/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=landamento-dei-prezzi-in-agricoltura //www.agronomoforestale.eu/index.php/landamento-dei-prezzi-in-agricoltura/#respond Tue, 21 Feb 2023 16:37:24 +0000 //www.agronomoforestale.eu/?p=68291 Il 2022 è stato un anno difficile, per quanto riguarda i costi sostenuti nella catena di produzione agricola. Alle difficoltà di approvvigionamento di molte materie prime si sono sommate le criticità legate alla guerra in Ucraina e l’impennata dei costi energetici.
Ma qual è realmente l’impatto subito dal settore? La UE ha provato a fare le prime stime degli effetti subiti nel 2022 che confermano rialzi su praticamente tutte le principali categorie di prodotti, rispetto al 2021.

Tre imputati
Sono tre i principali fattori che hanno determinato l’aumento dei prezzi.

  • Al primo posto, com’era prevedibile, c’è l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. I due Paese hanno destabilizzato il mercato, in quanto grandi esportatori di cereali, grano, mais, semi oleosi (in particolare girasoli) e fertilizzanti.
  • Il secondo fattore è stata la siccità, che ha martoriato l’Italia ma che ha comunque afflitto molte nazioni UE. È piuttosto evidente la riduzione nelle rese delle colture, comprese quelle foraggere come il fieno usato come mangime per il bestiame.
  • La terza causa è legata alle pressioni inflazionistiche, in particolare il costo dell’energia.

Qualche dato
I dati Eurostat indicano che il prezzo medio dei beni agricoli (produzione) nell’UE, nel loro complesso, è aumentato del 24% tra il 2021 e il 2022.
I rincari maggiori si sono registrati per i cereali (+45%), le uova (+43%) e il latte (+31%), anche se tutte le voci sono risultate in crescita a eccezione della frutta (-3%).

Andamento di alcuni indici di prezzo della produzione e degli input; variazione % 2021-2022; prime stime

I prezzi medi dei cereali nel loro complesso (un aggregato che comprende grano, orzo, mais, segale e avena e altri tipi di cereali) sono aumentati in tutti i Paesi dell’UE tra il 2021 e il 2022, con un tasso che va dal +33% in Austria e Paesi Bassi e +34% in Lettonia al +67% in Ungheria e +70% in Finlandia.

Anche i prezzi delle uova sono aumentati in tutti i Paesi dell’UE tra il 2021 e il 2022, con un tasso che va dal +6% del Lussemburgo e dal +7% di Cipro e Grecia al +68% dei Paesi Bassi, al +74% del Belgio e al +76% della Francia.

Dinamica simile per il prezzo medio dei beni e servizi: l’aumento registrato è del 30% rispetto al 2021, con notevoli aumenti di prezzo per i fertilizzanti e gli ammendanti (+87%) e per l’energia e i lubrificanti (+59%).

La siccità ha ridotto la disponibilità di foraggio, contribuendo all’aumento del costo del latte

Siccità, problema anche nel 2023?
La siccità che ha colpito l’UE nel 2022 ha ridotto la disponibilità di erba fresca per l’alimentazione delle vacche da latte.
Nel 2022 si sono registrati aumenti del prezzo del latte in tutti i Paesi dell’UE, da un relativamente limitato +3% a Cipro (dove il latte di capra è un prodotto chiave) e +9% a Malta fino a punte di circa +50% in Belgio, Lituania, Ungheria e Lettonia.

Queste informazioni provengono dai dati sull’agricoltura pubblicati da Eurostat

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Il professionista delle produzioni animali //www.agronomoforestale.eu/index.php/il-professionista-delle-produzioni-animali/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-professionista-delle-produzioni-animali //www.agronomoforestale.eu/index.php/il-professionista-delle-produzioni-animali/#respond Mon, 27 Sep 2021 07:16:27 +0000 //www.agronomoforestale.eu/?p=68149 Di Emiliano Lasagna, Presidente Nazionale Federazione Italiana Dottori in Scienze della Produzione Animale (FIDSPA) e Assunta Bramante, Relazioni esterne (FIDSPA)

La scienza delle produzioni animali sta completando un percorso di transizione, passando da una fase orientata all’efficienza produttivistica a una consapevole della complessità della filiera e delle ricadute sul territorio. Alla redditività, infatti, il professionista delle produzioni animali moderno sa che deve abbinare le valutazioni su principi e obiettivi che riguardano il benessere animale, il controllo delle emissioni di gas climalteranti, l’impatto della produzione sugli ecosistemi, la capacità di prendersi cura del territorio.
Un approccio che sta trasformando le basi la professione, rendendo questa figura rivolta al futuro e consapevole che la responsabilità di un buon progetto oltrepassa i muri della stalla.
Questa professione, quindi, sta vivendo un momento foriero di grandi prospettive professionali e ricco di suggestioni e di connessioni etiche, che proviamo a raccontare in questo articolo.

Il settore delle scienze animali sta completando un percorso di transizione, passando da una fase orientata all’efficienza produttivistica a una consapevole della complessità della filiera e delle ricadute sul territorio. Alla redditività, infatti, il professionista delle produzioni animali moderno sa che deve abbinare le valutazioni su principi e obiettivi che riguardano il benessere animale, il controllo delle emissioni di gas climalteranti, l’impatto della produzione sugli ecosistemi, la capacità di prendersi cura del territorio.
Un approccio che sta trasformando le basi la professione, rendendo questa figura rivolta al futuro e consapevole che la responsabilità di un buon progetto oltrepassa i muri della stalla.
Questa professione, quindi, sta vivendo un momento foriero di grandi prospettive professionali e ricco di suggestioni e di connessioni etiche, che proviamo a raccontare in questo articolo.

L’ampia e diversificata offerta formativa disponibile sottolinea la capacità di questo percorso accademico di modellarsi ed evolversi

COME SI DIVENTA UN DOTTORE IN SCIENZE DELLA PRODUZIONE ANIMALE
Esistono corsi di laurea in scienze della produzione animale con differenti declinazioni, che si incardinano nei dipartimenti di agraria o di medicina veterinaria, a seconda dell’ateneo; terminato questo percorso di studi, la persona laureata avrà acquisito gli strumenti e le competenze per poter intervenire, con un approccio multidisciplinare, sull’intera filiera delle produzioni animali, rivelandosi una figura chiave nell’identificazione e nell’attuazione di strategie volte alla risoluzione di problemi attuali riguardanti temi caldi, come la sostenibilità degli allevamenti e il benessere animale.
Le classi di laurea in cui sono attivi i corsi sono due: per la laurea (3 anni), classe L38 – scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali, mentre per la laurea magistrale (2 anni), classe LM86 – scienze zootecniche e tecnologie animali.
Nell’ambito di queste classi si articolano i diversi corsi di studio che forniscono la preparazione di base, garantendo le competenze necessarie per lo svolgimento della professione di dottore in scienze della produzione animale (SPA).
Ciascuno di tali corsi presenta, poi, delle peculiarità intrinseche anche alle vocazioni territoriali dei singoli atenei, che permettono di verticalizzare la formazione su una serie di specializzazioni.
L’ampia e diversificata offerta formativa disponibile sottolinea la capacità di questo percorso accademico di modellarsi ed evolversi, caratteristica necessaria per prepararsi ad una professione in continua crescita e largamente connessa a tematiche di grande attualità.

UN FUTURO DA LIBERO PROFESSIONISTA
La laurea magistrale in classe LM86 consente, previo superamento dell’esame di stato, di ottenere l’abilitazione per l’iscrizione all’ordine dei dottori agronomi e forestali, permettendo di conseguenza l’esercizio della libera professione.
Il dottore in scienze della produzione animale, infatti, è un esperto dell’intera filiera delle produzioni animali, in grado di occuparsi di ogni aspetto, come ad esempio:

  • la gestione tecnico economica degli allevamenti;
  • la progettazione e la gestione dei piani di sviluppo rurale e di finanza agevolata;
  • la progettazione delle strutture zootecniche;
  • la gestione degli aspetti qualitativi e igienici delle filiere zootecniche;
  • la pianificazione aziendale agronomica per l’autoapprovvigionamento dei foraggi e la formulazione delle razioni alimentari;
  • il miglioramento genetico e la gestione della riproduzione;
  • la conservazione e la gestione della fauna selvatica e acquatica;
  • la verifica del processo di produzione e di trasformazione degli alimenti di origine animale, garantendo il rispetto delle normative sull’igiene e la sicurezza alimentare.

OPPORTUNITÀ PROFESSIONALI
Il laureato o la laureata in produzioni animali può operare come lavoratore dipendente o libero professionista, previa iscrizione all’ordine dei dottori agronomi e forestali, nell’ambito di molte realtà, quali:

  • aziende agro-zootecniche per la consulenza nella gestione dell’allevamento degli animali e della loro alimentazione;
  • centri di selezione genetica e raccolta del materiale seminale;
  • imprese agro-alimentari che si occupano della produzione dei prodotti alimentari di origine animale (es. caseifici e impianti di macellazione e di trasformazione delle carni);
  • organizzazioni professionali ed enti territoriali pubblici;
  • organizzazioni nazionali e internazionali;
  • parchi naturali e agriturismi;
  • studi professionali specializzati in stima delle aziende agro-zootecniche e dei danni alle produzioni zootecniche;
  • studi professionali specializzati in programmazione economica, commercializzazione, sviluppo rurale e valutazione dell’impatto ambientale;
  • scuole, università e centri di ricerca;
  • istituti zooprofilattici sperimentali e laboratori di analisi per le valutazioni fisico-chimico-microbiologiche dei prodotti zootecnici e dei prodotti destinati all’alimentazione degli animali in allevamento;
  • imprese per la certificazione della qualità delle produzioni zootecniche e dei prodotti trasformati di origine animale.

Con queste competenze specifiche il dottore in scienze della produzione animale, in veste di dottore agronomo e dottore forestale risulta essere una figura professionale estremamente versatile, oggi persino indispensabile, visto il crescente interesse su queste tematiche, a cui si aggiungono sostenibilità e benessere animale.

Il benessere animale è strettamente correlato alla sicurezza alimentare

RESPONSABILI DEL BENESSERE ANIMALE
Il benessere animale è strettamente correlato alla sicurezza alimentare: le fonti di stress e le condizioni ambientali inadeguate possono, infatti, predisporre maggiormente gli animali alle malattie, determinando un possibile rischio per i consumatori. Le buone prassi per garantire il benessere degli animali riducono inutili sofferenze e aumentano la produttività, inoltre contribuiscono anche a rendere gli animali e i loro prodotti più sani.
Già da anni l’UE e i suoi stati membri hanno riconosciuto la responsabilità da un punto di vista etico di prevenire maltrattamenti, dolore e sofferenza per gli animali in allevamento e gli standard di benessere animale attuati nell’UE sono tra i più elevati al mondo (il primo atto giuridico UE sul tema risale al 1974!). Vigono, infatti, norme molto rigide e severe, per garantire il benessere in tutte le fasi del ciclo produttivo, specialmente in quelle più delicate come il trasporto e la macellazione.
Il benessere degli animali, inoltre, è parte integrante della nuova strategia Farm To Fork (F2F) (dal produttore al consumatore) dell’Unione Europea, che mira a rendere le pratiche agricole in Europa più sostenibili attraverso una politica alimentare integrata che coinvolge l’intera filiera produttiva.
I nuovi obiettivi riflettono anche la crescente preoccupazione dell’opinione pubblica per il benessere degli animali, come la riduzione dell’utilizzo di antibiotici, per far fronte al problema globale dell’antibiotico-resistenza, oltre a essere una pratica auspicabile in termini di sostenibilità economica, costituendo un costo per l’imprenditore.
Non dobbiamo, infatti, dimenticare che quando oggi parliamo di sostenibilità non si intende solo quella ambientale, ma anche economica e sociale. Non può esserci crescita e miglioramento attraverso un’azione definita sostenibile se non lo è da tutti e tre i punti di vista: economico, ambientale e sociale, elementi di cui ormai è nota l’imprescindibilità.

È qui che arriva in aiuto il dottore agronomo laureato in produzioni animali, come parte integrante del sistema produttivo zootecnico, responsabile e competente nel merito delle condizioni che determinano lo stato di benessere degli animali in allevamento, in qualità di progettista di strutture idonee e del corretto management dell’allevamento. Le competenze del dottore in scienze delle produzioni animali abbracciano infatti molti aspetti dei principi fondamentali del benessere animale indicati dall’OIE (organizzazione mondiale della sanità animale) e dai grandi progetti europei come Welfare Quality® e AWIN che includono, oltre alla selezione genetica, la corretta alimentazione, un ricovero adeguato, un buono stato di salute e un comportamento appropriato (good feeding, good housing, good health, appropriate behaviour).

Il dottore agronomo laureato in produzioni animali può essere dunque la figura chiave del sistema di certificazione SQNBA

PROTAGONISTI DI UNA NUOVA FIGURA
Con l’introduzione del “sistema di qualità nazionale benessere animale” (SQNBA), avente lo scopo di valorizzare gli allevamenti che operano con grande attenzione al benessere degli animali, si è resa necessaria di fatto una figura professionale che abbia conoscenze e competenze specifiche sulle produzioni animali e sulle condizioni che determinano il benessere animale lungo tutta la filiera fino al consumatore.
Il dottore agronomo laureato in produzioni animali può essere dunque la figura chiave del sistema di certificazione SQNBA, poiché capace di valutare la conformità nell’ambito del SQNBA in tutte le fasi e tutti gli aspetti del ciclo produttivo, dall’alimentazione alle emissioni, oltre all’insieme delle condizioni strutturali, ambientali, tecnologiche, gestionali e sanitarie tipiche di ciascun allevamento. Una figura che è capace di associare tutti questi aspetti alle specifiche caratteristiche della specie allevata, fino addirittura alla specifica genetica presente.

UNA RETE DI COLLEGHI
I dottori in scienze della produzione animale sono riuniti da un network associativo nazionale, la federazione italiana dottori in scienze della produzione animale – FIDSPA

RINGRAZIAMENTI

Si ringraziano i componenti del Gruppo relazioni esterne FIDSPA per aver contribuito alla redazione del presente documento.

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La bellezza di studiare scienze forestali e ambientali //www.agronomoforestale.eu/index.php/la-belleza-di-studiare-scienza-forestale/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-belleza-di-studiare-scienza-forestale //www.agronomoforestale.eu/index.php/la-belleza-di-studiare-scienza-forestale/#respond Thu, 14 May 2020 10:31:54 +0000 //www.agronomoforestale.eu/?p=67741 La bellezza di studiare scienze forestali e ambientali racchiusa in un video del Dipartimento Agraria – Università Mediterranea Reggio di Calabria
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La nostra professione è quella che studia
👉la tutela e salvaguardia del territorio,
👉le cause e gli effetti della deforestazione,
👉immagina e pianifica il paesaggio rurale,
👉 valuta gli effetti dei cambiamenti climatici, come riuscire ad adattarsi e come contrastarli,
👉trova un equilibrio tra i diversi impieghi delle foreste.

È fondamentale conoscere come funziona una foresta nel suo insieme e come funzionano gli alberi. Così com’è decisivo imparare a trovare un equilibrio sostenibile rivolto alla sopravvivenza e al futuro dell’umanità.
#agrofor2030

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Le nuove linee guida per la valutazione degli immobili //www.agronomoforestale.eu/index.php/le-nuove-linee-guida-per-la-valutazione-degli-immobili/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=le-nuove-linee-guida-per-la-valutazione-degli-immobili //www.agronomoforestale.eu/index.php/le-nuove-linee-guida-per-la-valutazione-degli-immobili/#respond Wed, 05 Dec 2018 11:17:45 +0000 //www.agronomoforestale.eu/?p=67150 È stata sottoscritta la nuova edizione delle “Linee guida per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie”, un documento di indirizzo per tutti coloro che sono impegnati nelle valutazioni di estimo degli immobili.
L’appendice dell’edizione 2018 contiene un focus sugli “immobili speciali”, tra i quali le aziende agricole.

Le Linee Guida sono state pubblicate per definire principi, standard, regole e procedure per la corretta valutazione, in base alle disposizioni normative e regolamentari e nel rispetto delle metodologie e prassi di valutazione riconosciute a livello internazionale e nazionale.
All’elaborazione di questa edizione ha partecipato anche il CONAF, dando un contributo fondamentale viste le specifiche competenze dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali nel settore estimativo e quindi nel campo delle valutazioni immobiliari.

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Agronomi e forestali: l’evoluzione della professione //www.agronomoforestale.eu/index.php/agronomi-e-forestali-levoluzione-della-professione/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=agronomi-e-forestali-levoluzione-della-professione //www.agronomoforestale.eu/index.php/agronomi-e-forestali-levoluzione-della-professione/#respond Fri, 03 Aug 2018 15:11:30 +0000 //www.agronomoforestale.eu/?p=66971 La figura dell’agronomo ha attraversato diverse fasi nel tempo, in funzione della sensibilità della società alla produzione primaria.
Già alla fine dell’ottocento gli agronomi mettevano in atto le buone pratiche agricole sviluppate all’estero, attuavano grandi bonifiche idrauliche, studiavano il miglioramento genetico, applicavano la meccanizzazione agricola. L’agronomo era una figura professionale prevalentemente legata alla produzione di cibo, in un momento in cui l’approvvigionamento alimentare era la questione più importante per il Paese.
Nel 1976 entra nello stesso albo professionale degli agronomi la figura del Dottore Forestale, la gestione dei boschi e la pianificazione del territorio diventano prerogative di questa figura professionale, mentre qualche anno più tardi appaiono le prime valutazioni di impatto ambientale.

I nuovi strumenti di lavoro
L’agronomo inizia a considerare le relazioni tra i diversi agroecosistemi e le compatibilità degli interventi e delle pratiche agricole sul territorio, ma contemporaneamente il soddisfacimento alimentare depotenzia il suo ruolo progettuale e lo relega alle perizie e stime per i tribunali.
La svolta si ha nei primi anni Novanta, periodo in cui viene introdotta la politica agricola comunitaria (PAC) con l’aiuto diretto agli agricoltori, rendendo necessaria una figura professionale che sviluppasse la programmazione tecnico aziendale, che gestisse il sistema dei controlli agroambientali e che rispondesse alle questioni ambientali poste dalla comunità europea con l’emanazione delle direttive sulla protezione delle acque, sui rifiuti, sulle valutazioni ambientali. Infatti, le regolamentazioni europee sulla qualità dei prodotti agricoli, sulla sicurezza alimentare e sul metodo di produzione biologico definiscono i nuovi strumenti di lavoro dell’agronomo, cambiandone radicalmente l’approccio alla produzione del cibo. Inoltre, lo spopolamento delle aree interne che ha creato problemi di manutenzione territoriale e dissesto idrogeologico definisce per il dottore agronomo e dottore forestale una nuova prospettiva di pianificazione territoriale e forestale.

Professione al femminile
Così come evolve la professione, cambiano gli interpreti: ad esempio, dagli anni ‘90 ad oggi la presenza delle donne è raddoppiata e l’evoluzione della professione sarà sempre di più a vantaggio della componente rosa, soprattutto per gli aspetti della professione legati all’alimentazione e alla sicurezza alimentare, in virtù della sensibilità femminile ai temi dell’educazione alimentare e della nutrizione. Basti pensare che ormai da un quinquennio la percentuale delle donne immatricolate nei diversi corsi di lauree delle scienze agrarie sfiora il 50% (dati MIUR).

L’agronomo di città
Si evolvono anche gli ambiti di attività: la visione del settore agricolo e della professione di dottore agronomo e dottore forestale fino al 2030 prende forma attorno alla figura dell’agronomo di città che rivoluziona il concetto di dimensione agricola.
La produzione di cibo nelle città sarà frutto non solo delle esigenze di approvvigionamento, ma del fabbisogno sempre più impellente del cittadino di riappropriarsi della coscienza di ciò che mangia e del sistema con cui viene prodotto; pertanto ci sarà necessità del professionista che declini l’agronomia e l’arboricoltura urbana che non possono prescindere dallo sviluppo di nuove tecnologie applicate alla nuova dimensione di produzione del cibo.

Ambiente e sicurezza del territorio
Questo è l’agronomo del futuro, un professionista in grado di interpretare ed applicare il progresso tecnologico, alla produzione alimentare in contesti diversi da quello rurale tradizionale, garantendo, al contempo, qualità, sicurezza e salubrità degli alimenti e della vita in generale.
Ambiti di attività in evoluzione anche quelli che riguardano ambiente e della sicurezza del territorio: lo sviluppo di tecnologie agronomiche e forestali per la riduzione del rischio idrogeologico, nuove tecniche di recupero e smaltimento reflui, sistemi per la previsione e la riduzione del rischio naturale, monitoraggio dei cambiamenti climatici.
In questo ambito l’innovazione tecnologica alla base della professione risiede nei sistemi informativi territoriali e di monitoraggio ambientale, nella agricoltura di precisione e utilizzo di droni.

Preparazione e resilienza
Le nuove sfide per l’agronomo del futuro sono preparazione e resilienza, acquisite con una formazione di base che fornisca strumenti e metodologia, una formazione professionale continua che accompagni l’agronomo ai continui e veloci mutamenti delle esigenze del mondo agricolo; esigenze a cui Università e Ordine devono far fronte potenziando sempre più il ruolo della progettazione agronomica, e del trasferimento delle nuove idee in soluzioni applicative e metodologie innovative.

Pubblicato sul suppl. 1 al 37 dicembre 2017, di terra vita

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Innovazione nel campo della conservazione alimentare //www.agronomoforestale.eu/index.php/innovazione-nel-campo-della-conservazione-alimentare/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=innovazione-nel-campo-della-conservazione-alimentare //www.agronomoforestale.eu/index.php/innovazione-nel-campo-della-conservazione-alimentare/#respond Wed, 11 Jul 2018 14:16:09 +0000 //www.agronomoforestale.eu/?p=66851 Pastorizzare a freddo il succo di frutta per preservare le qualità organolettiche abbattendo la carica batterica. Un’innovazione che ha visto la collaborazione di 2 atenei (Palermo, Catania) 1 centro di ricerca (CREA) e 4 aziende produttrici coordinate da un dottore agronomo.

+ IL VANTAGGIO DI ESSERE AGRONOMO: riesce a guidare team multidisciplinari.

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Esempi di progettazione con il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Siciliana 2007/2013 //www.agronomoforestale.eu/index.php/esempi-di-progettazione-con-il-programma-di-sviluppo-rurale-della-regione-siciliana-2007-2013/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=esempi-di-progettazione-con-il-programma-di-sviluppo-rurale-della-regione-siciliana-2007-2013 //www.agronomoforestale.eu/index.php/esempi-di-progettazione-con-il-programma-di-sviluppo-rurale-della-regione-siciliana-2007-2013/#respond Wed, 11 Jul 2018 09:15:02 +0000 //www.agronomoforestale.eu/?p=66841 L’ingegneria naturalistica, in particolare i progetti che si svolgono all’interno delle aree della rete Natura2000, si devono porre 3 obiettivi: conservare il paesaggio, conservare a biodiversità, pensare soluzioni che contrastino i cambiamenti climatici.
Daniele Mento, dottore agronomo iscritto all’Ordine di Messina, ci illustra un caso di intervento all’interno del parco fluviale dell’Alcantara, in cui si dimostra la capacità dell’agronomo di valorizzare la bellezza paesaggistica con i valori ambientali.

IL VANTAGGIO DI ESSERE AGRONOMO: Ha una grande capacità di coordinamento di team tecnici, perché coniuga le conoscenze specialistiche approfondite con una visione d’insieme.

TAG LINE: #progettoagronomico, #valoredellaprofessione, #nuoveaopportunitaprofessionali

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l ruolo del dottore agronomo e del dottore forestale all’interno del mondo accademico: il caso del PAN //www.agronomoforestale.eu/index.php/l-ruolo-del-dottore-agronomo-e-del-dottore-forestale-allinterno-del-mondo-accademico-il-caso-del-pan/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=l-ruolo-del-dottore-agronomo-e-del-dottore-forestale-allinterno-del-mondo-accademico-il-caso-del-pan //www.agronomoforestale.eu/index.php/l-ruolo-del-dottore-agronomo-e-del-dottore-forestale-allinterno-del-mondo-accademico-il-caso-del-pan/#respond Tue, 10 Jul 2018 16:03:39 +0000 //www.agronomoforestale.eu/?p=66834 Il PAN ha introdotto una figura specializzata: il consulente in fitoiatria. L’Università, nello specifico quella di Palermo, si è prontamente adeguata introducendo un insegnamento specifico per preparare i professionisti di domani.
Si aggiunge un’ulteriore opportunità professionale per ampliare l’offerta per chi fa la libera professionedel dottore agronomo.

IL VANTAGGIO DI ESSERE AGRONOMO: si tratta di una qualifica tecnica al passo con i tempi e che appartiene in modo speciale alla figura del dottore agronomo.

TAG LINE: #innovazione, #università, #ricercadellaprofessione

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