Renato Ferretti – Coltiv@ la Professione //www.agronomoforestale.eu agronomi e forestali Thu, 18 Jun 2020 14:45:15 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.5 Il florovivaismo ai tempi del Covid-19 //www.agronomoforestale.eu/index.php/il-florovivaismo-ai-tempi-del-covid-19/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-florovivaismo-ai-tempi-del-covid-19 //www.agronomoforestale.eu/index.php/il-florovivaismo-ai-tempi-del-covid-19/#respond Wed, 06 May 2020 05:59:45 +0000 //www.agronomoforestale.eu/?p=67653 di Renato Ferretti, Coordinatore del Dipartimento Paesaggio, pianificazione e progettazione territoriale e del verde

Veniamo da un lungo periodo di crisi della domanda di piante e fiori ed il 2019 e il primo scorcio del 2020 aveva fatto intravedere una possibile crescita stabile del settore con domanda crescente sia del mercato privato che del pubblico.
Le prospettive erano buone anche grazie alle misure contenute nel decreto clima che prevede finanziamenti per 30 milioni di euro per la realizzazione di nuove aree verdi nelle città metropolitane e alla crescente attenzione in generale del sistema pubblico, che vede nell’investimento verde una misura utile a contrastare il cambiamento climatico.
Poi all’improvviso, come un uragano è arrivata la pandemia da Covid-19 e il conseguente lockdown generalizzato in quasi tutti i paesi dell’occidente. Conseguentemente il mercato si è fermato di colpo e ormai si può purtroppo pensare che oltre il 70% del mercato primaverile è andato perso mettendo in grande difficoltà sia finanziaria che logistica tutto il settore.

Dimezzato il fatturato
Abbiamo parlato con alcuni operatori che ci ha confermato, oltre alle difficoltà di consegnare anche le piante già ordinate, quelle connesse alla riscossione di quelle già consegnate per la crisi generalizzata di liquidità. La situazione è sostanzialmente analoga in molti paesi Europei e addirittura in Spagna ci sono previsioni di riduzioni di fatturato su base annua fra il 50% e il 100%.
Il florovivaismo quindi, come altri settori, sta vivendo una crisi senza precedenti. Per i prodotti stagionali la perdita è ormai totale per gli altri si parla di riduzioni che in prospettiva annuale possono arrivare anche oltre il 50%.
È quindi necessario creare le condizioni per una ripresa del settore sia sul piano produttivo ma soprattutto dei consumi ed è per questo che in molti hanno salutato positivamente le novità introdotte dal nuovo DPCM del 26 aprile 2020 che include le nuove misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 nella cosiddetta “fase due”.

Cosa dice il Decreto
Informazioni di particolare rilevanza per il settore florovivaistico sono contenute proprio negli allegati 1 e 3 del DPCM che confermano e migliorano le possibilità di lavoro di tutta la filiera.
Vediamo infatti confermata e ben indicata la possibilità di esercitare vendita al dettaglio di fiori, piante, semi e fertilizzanti su tutto il territorio nazionale (allegato 1).
Inoltre, dalla lettura dell’allegato 3 emerge nuovamente l’inclusione del codice ATECO 81.3 “Cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole)” privo del precedente riferimento che escludeva le nuove realizzazioni.
Altro punto sicuramente fondamentale per le aziende del settore è la pubblicazione del nuovo protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro (allegato 6) che contribuirà a guidare le imprese per garantire ambienti di lavoro sicuri. Su questo tema i Dottori Agronomi ed i Dottori Forestali stanno già mettendo in campo tutte le loro competenze professionali per supportare le imprese in questa straordinaria, ma necessaria, attività.
Certamente c’è ancora molto da fare sul piano della ristorazione del danno economico, per il quale non può essere sufficiente una maggiore apertura di credito a breve ma occorre come minimo un orizzonte temporale ventennale e, meglio ancora, una quota parte di contributo a fondo perduto come accadeva in precedenza per le calamità naturali.
Inoltre, il sistema pubblico deve attrezzarsi per poter garantire che le tecniche di prevenzione e controllo siano state tutte attuate, di poterlo certificare e di poter affermare con cognizione di causa e quindi con documentazione che le piante vendute sono state prodotte con tecniche certe e in luoghi ben individuati. Tracciabilità e garanzia di qualità totale del prodotto divengono ormai la discriminante per conservare e acquisire mercati.

Un futuro diverso da passato
Su questi temi occorre avviare un dibattito affinché i fondi Europei della prossima programmazione siano destinati al miglioramento strutturale della produzione, della logistica e dell’insieme della filiera. La situazione è sicuramente molto complessa, ma non esistono altre strade se non quelle della programmazione degli investimenti ora più che mai sostenuti dalle risorse pubbliche.

Di Renato Ferretti – Dottore Agronomo Dipartimento Paesaggio, Pianificazione e Progettazione Territoriale e del Verde

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IPM ESSEN2020: tra cambiamenti climatici e sostenibilità //www.agronomoforestale.eu/index.php/ipm-essen2020-tra-cambiamenti-climatici-e-sostenibilita/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ipm-essen2020-tra-cambiamenti-climatici-e-sostenibilita //www.agronomoforestale.eu/index.php/ipm-essen2020-tra-cambiamenti-climatici-e-sostenibilita/#respond Mon, 17 Feb 2020 06:01:43 +0000 //www.agronomoforestale.eu/?p=67512

Renato Ferretti, Consigliere nazionale – Dipartimento Paesaggio, pianificazione e progettazione territoriale e del verde

La 38° Fiera internazionale IPM ESSEN ha registrato un buon successo ed una crescente internazionalità. Nei quattro giorni in fiera: dal 28 al 31 gennaio, ci sono stati 1.538 espositori provenienti da 46 paesi che hanno presentato i loro prodotti e servizi innovativi dalle piante, alle tecnologie, alla floristica e al giardino.
La IPM di Essen è stata ancora una volta il luogo di incontro più importante del settore verde mondiale. Oltre 54.000 (nel 2019: 52.800) visitatori da oltre 100 paesi hanno ottenuto informazioni sulle tendenze e hanno fatto ordini per la prossima stagione, e la percentuale di visitatori stranieri ha superato il 40%, rispetto al 38% del 2019.
Più che mai, i cambiamenti climatici e la sostenibilità sono stati gli argomenti dominanti alla fiera leader mondiale per l’orticoltura.
In totale, i tedeschi hanno speso 8,9 miliardi di euro in fiori e piante l’anno scorso – un + 2,7% rispetto all’anno precedente e il valore più alto dal 2011. Nell’ambito di IPM ESSEN 2020, la Central Horticultural Association (ZVG) ha annunciato che la spesa procapite è passata da 105 a 108 euro.

Nel contesto della discussione sul clima, l’orticoltura ha guadagnato enormi competenze con un umore positivo nelle sale della fiera. All’IPM ESSEN 2020, il settore verde ha dimostrato il suo spirito innovativo e le sue prestazioni ambientali in un modo impressionante“, ha riassunto Oliver P. Kuhrt, CEO di Messe Essen.
I consumatori stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza di vivere nel verde, allo stesso tempo, le piante sono sempre di più prodotti per uno stile di vita moderno. In un mondo in rapido movimento e digitale, il giardino sta diventando un’oasi di benessere.

Foto: Alex Muchnik/©MESSE ESSEN GmbH

Il verde urbano pensa al clima
Il ministro federale dell’agricoltura, Julia Klöckner, che ha aperto ufficialmente IPM ESSEN, ha trovato parole di elogio per il settore: “L’orticoltura in Germania mostra un alto grado di innovazione e le imprese trovano e occupano nicchie in questo modo. Rispondono alle domande sul futuro, per esempio quando si tratta di più protezione delle risorse o del clima.”
Già nel 2019, gli espositori hanno affermato che i temi della sostenibilità e del clima con il cambiamento in corso eserciteranno significative influenze sul futuro del settore. Non importa se imballaggio ecologico, nuove varietà resistenti al clima, la promozione della biodiversità, il verde per la pulizia dell’aria, fioriere con serbatoi d’acqua integrati oppure i sostituti della torba. L’orticoltura internazionale ha mostrato il suo potere innovativo in una forma significativa. Anche nell’area tecnologica, l’accento è stato posto sulla produzione ad alta efficienza energetica, alle procedure e tecnologie digitali pioneristiche.

I Comuni pensano in verde
Chiunque desideri la biodiversità non può ignorare l’orticoltura“, il presidente di ZVG, Jürgen Mertz, ha sottolineato nel suo discorso di apertura “Questa è una grande opportunità per il settore.
Mertz guarda all’alto potenziale per quanto riguarda il consumo non privato, poiché i comuni si trovano ad affrontare la sfida di rendere le città più verdi. Qui, le gamme di piante legnose utilizzabili per il contrasto al cambiamento climatico, per mitigare gli effetti negativi dell’inquinamento sono particolarmente richieste.
Lettura della situazione confermata sia dal grande bisogno di informazioni in merito che dalla vivace partecipazione al seminario dal titolo “Organizzazione della sostenibilità nel comune”.
Il ruolo centrale della pianificazione territoriale è emerso con forza durante la visita della fiera, dove sono state presentate le caratteristiche degli alberi nell’ambito dell’evento organizzato dalla fondazione THE GREEN CITY e la Federazione di vivai tedeschi, svolta nel quadro delle attività dell’UE con il progetto intitolato “Città verdi per un’Europa sostenibile”.

Foto: Alex Muchnik / © MESSE ESSEN GmbH

Le proposte dalla Francia
Il Paese partner del 2020, la Francia, ha mostrato la diversità dell’orticoltura francese. La Francia supporta anche il progetto sostenibile della comunità degli stati.
Alla IPM sono state presentate dai florovivaisti francesi tutte le specialità vegetali prodotte dal Paese come rose, alberi da frutto, rododendri, camelie, ortensie, ciclamini, crisantemi, lavanda, alstroemeria e dalie.
VAL’HOR, l’associazione commerciale ombrello dell’orticoltura francese, si sente onorato di essere stato il paese partner di IPM ESSEN 2020. Questa collaborazione è stata una fantastica opportunità per presentare i nostri produttori, il loro senso di qualità e innovazione, nonché il nostro French Touch” – ha detto alla fiera leader nel mondo del florovivaismo Mikaël Mercier, presidente di VAL’HOR.



28-01-2020/EssenFoto: Alex Muchnik / © MESSE ESSEN GmbH

Florovivaismo di domani
Per l’edizione di IPM ESSEN 2021, il Messico prevede di presentarsi come Paese partner della fiera.
IPM Discovery Center ha presentato Heroes of the Green Sector “Dobbiamo essere di nuovo orgogliosi di ciò che facciamo.”
Nel Centro d’innovazione IPM nel padiglione 7, il talent scout Romeo Sommers ha mostrato le presentazioni nel “Garden Center of the Future” che sono stati orientati alle ultime tendenze e hanno tenuto conto dei risultati relativi ai comportamenti d’acquisto. Oltre a temi come servizi online e valore aggiunto da nuove varietà, l’attenzione è stata focalizzata sui sistemi di riciclaggio innovativi e alla sostenibilità dell’intero ciclo di vita dei prodotti florovivaistici.

Green City: luogo di incontro delle associazioni verdi
Il padiglione 1A è stato nuovamente trasformato nella Città Verde. Il Centro ha offerto consulenza su tutte le questioni orticole come la protezione delle piante e il passaporto delle piante, il Teaching Show ha evidenziato il cambiamento nel settore verde e la Innovation Showcase ha presentato le novità vegetali più innovative.

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